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ISO Survey 2024: il futuro delle certificazioni e nuove strategie

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Se vendi a clienti B2B, ti sarà capitato: alcuni chiedono il prezzo, altri prima vogliono vedere le certificazioni.


La ISO Survey serve a misurare proprio questo: quanto “pesano” davvero le certificazioni nel mondo reale.


È il censimento annuale dei certificati rilasciati sui principali sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza, sicurezza delle informazioni, ecc.), con numeri per Paese e settore.


L’ultima edizione fotografa ciò che era valido al 31 dicembre 2024 ed è stata pubblicata da UNI nell’ottobre 2025 con una lettura pensata per le imprese italiane.


I dati arrivano dagli organismi di certificazione accreditati e, novità, sono conferiti nel database IAF (copertura 76/77 enti di accreditamento).


Dimentica per un attimo la “carta”.


Qui parliamo di mercato: fiducia, accesso a gare e filiere, riduzione del tempo di vendita.


E la Survey ci dice, con chiarezza, dove si gioca la partita.



I numeri che contano (e perché ti riguardano)


Quanto è grande il mercato?


nel 2024 sono stati rilasciati o confermati ~2.964.000 certificati e ~4.907.000 siti su 16 standard; quasi il 91% è su ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (ambiente) e ISO 45001 (salute e sicurezza).


Sono i requisiti base più richiesti nelle catene di fornitura.


Dove sta l’Italia?


In top mondiale:

  • #2 per ISO 9001 (con 101.426 certificati),

  • #3 per ISO 14001,

  • #2 per ISO 45001;

  • #1 per ISO 37001 (anticorruzione).


Segnale chiaro: i tuoi competitor nazionali usano le certificazioni come leva commerciale.


In quali settori conviene?


La domanda è più forte in gomma/plastica, metalli, macchinari, apparecchiature elettriche e ottiche, costruzioni, commercio, trasporti e servizi di ingegneria.


In questi ambiti, certificarsi è spesso un requisito di ingresso, non un optional.



Cosa fare adesso: una roadmap “leggera” per PMI


Prima accompagniamo il lettore: le norme condividono la stessa impalcatura (High Level Structure).


Significa che 9001, 14001 e 45001 parlano lo stesso linguaggio: contesto e parti interessate, rischi/opportunità, leadership, obiettivi e KPI, audit, miglioramento.


Non tre progetti separati, ma uno integrato.


Ecco 3 passi pratici:

  1. Crea l’ossatura con ISO 9001. Questa norma chiede di garantire regolarmente i requisiti del cliente, di aumentare sistematicamente la sua soddisfazione e migliorare il sistema, e vale per qualsiasi organizzazione (produzione, servizi, culturale...).

  2. Integra 14001 e 45001 senza rifare il lavoro. Grazie all’HLS riusi analisi, controlli e audit. Ne esce un sistema unico che governa qualità, ambiente e sicurezza con processi integrati, invece di montagne di carta.

  3. Aggiungi un “booster” in base al rischio/opportunità.

    • 27001 se i dati (o i portali clienti) sono critici.

    • 50001 se l’energia pesa sul conto economico.

    • 37001 se lavori con PA/Grandi gruppi e vuoi una leva reputazionale forte.



Dati flash


  • ISO 9001: 1.474.118 certificati globali; Italia #2. Se vendi B2B, questo è il lasciapassare più diffuso.

  • ISO 14001: 676.232 certificati; Italia #3. Apre porte dove “sostenibilità = punteggio in gara”.

  • ISO 45001: 542.527 certificati; Italia #2. Parla ai cantieri e alla manifattura… e riduce costi che non vuoi a bilancio.

  • ISO 37001: Italia #1 con 2.984 certificati. Sempre più citata in capitolati e qualifiche.



Come si traduce in risultati


  • Vendite più veloci. Il buyer si fida di più: il tempo di chiusura si accorcia perché la certificazione riduce gli “oneri di prova” (soprattutto su 9001).

  • Accesso a filiere esigenti. In settori ad alta adozione (metalli, macchinari, elettrico/ottico, costruzioni, logistica) la certificazione è spesso il biglietto d’ingresso.

  • Rischi e costi sotto controllo. Con 27001/50001/45001 porti cyber, energia e sicurezza dentro i tuoi obiettivi, con processi di controllo e audit integrati.



Perché farlo adesso (e non “quando ho tempo”)


Il messaggio della Survey è netto: il mercato ricerca chi standardizza e misura.


L’Italia è già tra i leader: significa che i tuoi concorrenti parlano questo linguaggio con i clienti.


Cominciare da 9001, integrare 14001/45001 e scegliere un booster mirato è la strada per entrare nelle trattative più importanti, con più credibilità e meno attrito.



Fonti (verificabili)


  • The ISO Survey – pagina ufficiale ISO (cos’è la Survey, come accedere al dataset, passaggio a IAF CertSearch). ISO

  • IAF CertSearch – home (database globale per le certificazioni accreditate). iafcertsearch.org

  • IAF CertSearch – pagina informativa IAF (cos’è e perché unifica la verifica). iaf.nu

  • ISO – Certification (come verificare i certificati con IAF CertSearch). ISO

  • IAF CertSearch – Market Intelligence / User guide (come vengono presentati i dati, incl. “ISO Survey Data”). support.iafcertsearch.org



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